Parliamo di Europa Siamo convinti nel nostro pensare terra terra che i confini del mondo incomincino o vadduni Boscu (o Canape) e finiscono a Mualio e che Mandanici sia al centro dell'universo (caput mundi) e ancora siamo convinti che tutto giri o dovrebbe girargli intorno. Però se guardiamo una qualsiasi carta geografica ci rendiamo conto che Mandanici non risulta nemmeno segnato e quando lo è, è rappresentato da un puntino piccolo piccolo come una cacatina di mosca. E con questo? ci verrebbe subito da dire, noi siamo contenti di stare a Mandanici, di viverci, di curare i nostri interessi e i nostri affetti e di far riposare le nostre stanche membra quando sarà. Non ci vogliamo rendere conto che facciamo parte di un mondo irreversibile molto più complesso, pieno di difficoltà, di contraddizioni, di diversità linguistiche, culturali, economiche e che solo una entità sovrannazionale come l'Europa è in grado di raccordare. Il nostro Luigi Mazzullo così scriveva sull'indicatore quotidiano politico commerciale “l'Ordine di Messina” in un invito rivolto ai messinesi nel 1909 nel primo anniversario del terremoto: “cittadini della città del 1° settembre, ricordatevi che qui cominciò il movimento, che fece l'Italia una e costituzionale tutta l'Europa continentale e che qui, se vogliamo, comincerà il movimento, che farà la repubblica federale latina e gli Stati uniti d'Europa”. Lungimirante nelle sue idee non ebbe la possibilità di vedere realizzato il suo sogno, nato sulle ceneri di due cruenti guerre che portarono distruzione e morte. Comunque il suo auspicio che a Messina sarebbe iniziato il movimento di costruzione degli Stati uniti d'Europa si è avverato. Infatti non tutti sanno o lo hanno volutamente dimenticato che il protagonista che gettò le basi di una Europa allargata fu il messinese Gaetano Martino nella conferenza di Messina dei primi giorni di giugno del 1955, da lui voluta, tenutasi insieme agli altri ministri degli esteri dell'allora Comunità europea del carbone e dell'acciaio. Il nostro Ministro si augurava con la conferenza di aggiungere un'altra pietra alle fondamenta della costruzione europea e aggiungeva “siamo tutti ansiosi di estendere sempre più la nostra integrazione”. Con la conferenza si diede pure lustro e visibilità a Messina città natale del Ministro, lustro e visibilità diventati solo ricordo. Con i piccoli passi si possono raggiungere mete ritenute lontane e irraggiungibili. Invece il sogno dei nostri due politici si è realizzato con la costruzione democratica di una Europa che attualmente è composta da 27 stati, di cui 17 dotati della stessa moneta, e prossimamente verrà ancora allargata. Questo sito che per scelta si è voluto interessare fin dall'inizio esclusivamente di Mandanici rimandando le notizie della nostra bellissima zona ionica a link amici dei paesi a noi vicini, intende fare un salto di qualità inserendo tra i suoi link ritenuti interessanti anche quello dell'Unione Europea gentilmente trasmessoci dal nostro compaesano Paolo Caminiti, funzionario presso la Comunità Europea che ci segue da sempre con affetto e attenzione. Nel ringraziarlo per la vicinanza dimostrata invitiamo i nostri lettori ad allargare gli orizzonti dell'informazione considerato che volenti o nolenti sempre di più avremo a che fare con la nostra Europa e che solo l'Europa sarà in grado di farci risollevare sollecitando e facendo emergere le nostre potenzialità compresse. Nel sito europeo troveremo notizie molto interessanti che non parlano solo di politica ma anche di argomenti che potrebbero interessarci nella vita di tutti i giorni e che difficilmente sono riportate dalla stampa nostrana. Impariamo a diventare e a sentirci europei. |